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Posts Tagged ‘maccheroni’

La Chitarra abbruzzese

venerdì, dicembre 19th, 2008

La tipica Chitarra per maccheroniSi chiama chitarra un telaio rettangolare in legno di faggio, con tanti fili di acciaio posti uno accanto all’altro alla distanza di poco più di un millimetro, un consistente numero di chiavi per tenere i fili sempre tesi, un piano sul quale cade la pasta: ecco qui, nella sua semplicità e perfezione, lo strumento che da vita ai maccheroni, intesi all’antica come spaghetti a sezione quadrata. Non si sa chi abbia inventato la chitarra, se lo si sapesse sarebbe ora famoso come i maccheroni, che potrebbero definirsi il “piatto nazionale” abruzzese.
La bontà della pasta dipende dalla sua compattezza e dalla lunga lavorazione manuale sulla spianatoia che la rende resistentissima alla cottura conservando ben distinti i sapori dell’uovo e della semola di grano duro. 

 Per preparare questa pasta occorrono, per 6 persone:
• 500 gr. di farina di grano duro
• 5 uova
• 1 pizzico di sale

La farina va messa a fontana sulla spianatoia, vi si rompono nel mezzo le uova e si impasta energicamente con le mani; la si deve lasciar riposare per circa un quarto d’ora. Poi si stende col matterello (oggi si tira anche con la macchina tirasfoglia) una sfoglia che abbia lo spessore uguale alla distanza che intercorre tra i fili d’acciaio della chitarra, affinché la pasta risulti di sezione quadrata.
Particolarmente indicati per condire questo tipo di pasta sono il ragù di agnello, i sughi di pomodoro e peperoncino, il sugo all’amatriciana . I maccheroni alla chitarra si servono sempre con abbondante formaggio pecorino grattugiato.

Artigianato

venerdì, dicembre 19th, 2008

L’Abruzzo è ancora una delle poche regioni in cui la tradizione del lavoro manuale e dell’artigianato viene ancora coltivata con grande soddisfazione. Facendo un salto indietro nel tempo si può avere un’idea dell’importanza delle arti manuali compiendo una visita virtuale delle stradine dei vecchi quartieri intitolate alle antiche Corporazioni di arti e di mestieri che nei secoli passati erano fiorentissime: gli artigiani calderai avevano case e botteghe nella “via dei ramieri”; gli intagliatori, i pittori e i doratori in “via dello statuario”; i cardatori di lana in “via degli scardassieri”; i conciatori di pelli in “via delle conce ” e nello ” sdrucciolo dei ciuchi”; i tessitori in “via dei drappieri”; gli artisti del ricamo in “via dei setaioli” e così via . Oggi, a distanza di secoli, mani abili ed esperte continuano a creare nei diversi settori quelle tipicità che negli anni passati hanno caratterizzato l’artigianato aquilano, dai preziosi merletti a tombolo, realizzati nelle varianti di Pesocostanzo e Aquilano, alle finissime realizzazioni in filigrana d’argento e d’oro, alla ceramica di Castelli e di San Bernardino alla produzione di tessuti a telaio, tra cui le celebri coperte per letti, tavoli e cassoni nuziali. E ancora, pregevoli manufatti forgiati in ferro, rame e ottone, tra cui le tipicheconche per la raccolta dell’acqua e mobili rustici e utensili di legno di cui è  particolare rappresentante  la “chitarra per i maccheroni” , un pezzo di artigianato tuttora indispensabile per realizzare un piatto tipicamente aquilano. Anche la pelle si trasforma nelle mani esperte degli artigiani abruzzesi in pregevoli borse, cinture e selle che godono di fama internazionale e vengono richieste dagli appassionati di equitazione di tutta Europa.